Riapre i battenti la mostra “Nel salotto del collezionista”
Riapre i battenti la rassegna ospitata al castello di Masnago e promossa da Fondazione Cariplo, Fondazione Comunitaria del Varesotto e Comune di Varese. Un percorso espositivo di oltre 70 opere, reso straordinario da capolavori di Francesco Hayez, Pellizza da Volpedo, Gaetano Previati, Giacomo Balla, Adolfo Wildt provenienti da prestigiose istituzioni museali della Lombardia. La chiusura era prevista per il 31 gennaio, ma si è deciso per una proroga fino al 2 maggio 2021
La chiusura della mostra “Nel salotto del collezionista: arte e mecenatismo tra Otto e Novecento”, prevista per il 31 gennaio 2021, è slittata al 2 maggio prossimo e così da martedì 2 febbraio, con la collocazione della Lombardia in zona gialla, l’esposizione è finalmente riaperta ai visitatori (dal martedì al venerdì 9.30 – 12.30 e dalle 14 alle 18, nel rispetto delle indicazioni previste dalle disposizioni vigenti).
Tornano dunque visitabili le suggestive sale del Castello Masnago, Musei Civici di Varese che – dal 3 ottobre dello scorso anno – ospitano un percorso artistico di oltre 70 dipinti, sculture e oggetti d’arte decorativa, provenienti dalle raccolte d’arte della Fondazione Cariplo, dei Musei Civici di Varese e di prestigiosi musei lombardi. (Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci, Museo Poldi Pezzoli di Milano, Casa Museo Lodovico Pogliaghi al Sacro Monte di Varese, Museo della Società Gallaratese per gli Studi Patri di Gallarate).
La rassegna è promossa dalla Fondazione Cariplo, dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto e dal Comune di Varese ed è la decima e ultima tappa dell’iniziativa Open, tour di eventi espositivi che ha portato il patrimonio artistico dell’ente milanese in tutta la Lombardia, nelle province di Novara e del Verbano Cusio Ossola.
La mostra, inizialmente prevista per la primavera del 2020, era stata poi riprogrammata in autunno e aveva aperto i battenti il 3 ottobre per essere poi chiusa a inizio novembre a causa delle restrizioni dettate dalla prevenzione del Covid. In un mese erano stati circa un migliaio i visitatori che avevano potuto godere della visita all’esposizione: con il lockdown gli organizzatori hanno mantenuto alta l’attenzione grazie alla produzione di otto video storie – con appuntamento domenicali sui canali social – dedicate alle opere e alle famiglie di mecenati e filantropi; tre sono stati invece gli appuntamenti di approfondimento (virtualtalking), anch’essi dedicati ai temi del mecenatismo, del collezionismo e dell’arte organizzati in collaborazione con l’Università dell’Insubria e con il Museo MA*GA di Gallarate e un quarto appuntamento – in collaborazione con il FAI – è in programma per le prossime settimane.